Sassuolo – Inter finisce 1 – 0, i nerazzurri partono male

A Reggio Emilia ci si aspettava un ottimo esordio dell’Inter dopo anche l’ottima campagna acquisti, ma così non è stato.

La partita viene decisa da Berardi su calcio di rigore forse generoso concesso dall’arbitro e la squadra nerazzurra non è riuscita a rispondere in modo netto, arrivando più volte sotto la porta avversaria, ma non riuscendo poi a segnare la rete del pareggio che poi probabilmente avrebbe portato ad un altro risultato. Una squadra che deve rivedere dal piano del gioco quello che ha organizzato, perché non è riuscita a convincere nemmeno con l’innesto dei nuovi acquisti, che non erano tutti a disposizione di Spalletti, ma dalla quarta forza del campionato scorso ci si aspettava un risultato diverso.

Dalbert ritrovato, Icardi e Lautaro Martinez coppia dell’estate di un’Inter che piace e spera di diventare presto l’anti Juve. Non state sognando. Se questo articolo fosse uscito ieri mattina, in pochi avrebbero avuto da ridire. Ma dopo il k.o. inatteso col Sassuolo, tante certezze estive di Luciano Spalletti si sono sgretolate. I tifosi nerazzurri si sono bruscamente risvegliati, come gli studenti che tornano di malavoglia sui banchi di scuola dopo tre mesi di svago: pensavano di aver fatto per benino i compiti delle vacanze, ma al primo test vero, è arrivata una lavata di capo. A impartirla, il professorino De Zerbi, allenatore del Sassuolo. Bravo, ma bravo vero. Una lezioncina in salsa (nero)verde. Inter subito rimandata, con l’unico dei big a salvarsi (Handanovic escluso) che entra dalla panchina (Perisic). E la super coppia argentina? Male male.

Sassuolo – Inter 1 – 0
IVAN PERISIC (© FABRIZIO ANDREA BERTANI / SHUTTERSTOCK.COM)

Martinez qualche attenuante ce l’ha. È un ’97 all’esordio in partita Serie A dopo aver giocato solo in Sudamerica. Ha incantato in estate, con gol e giocate da campioncino, ma come ha ricordato Bobo Vieri l’altra settimana, i gol di agosto contano solo quando portano punti. E da Reggio Emilia l’Inter è tornata con uno “0” sia alla voce punti che a quella gol. Eppure Lautaro aveva iniziato bene, con la solita grinta, un paio di accelerazioni che avevano costretto i difensori del Sassuolo al fallo.

L’ammonizione a Duncan arrivava proprio per un suo spunto tra le linee. Pian piano, però, il Toro si è fatto piccolo piccolo, diventando un vitellino. Di sicuro non lo ha aiutato il resto della squadra, lenta e imprecisa in fase di costruzione. I cambi probabilmente andavano fatti prima, o si può dire che andava cambiata la formazione titolare. Vedremo la risposta nella prossima giornata di campionato.