La motivazione di Southgate

Sappiamo tutti della sconfitta della semifinale del 1990, ma ciò non significa che la conoscenza sia vincolante o addirittura troppo utile.

Si è tentati di trovare degli esempi, cercare gli archetipi, entrare nella più grande partita calcistica dell’Inghilterra in una generazione. Chi, al Luzhniki, interpreterà il ruolo di Paul Gascoigne? Di Chris Waddle? Di Gary Lineker? Di Paul Parker?

Ma non è così che la squadra inglese lo vede, e nemmeno il resto di noi. Se c’è stato un messaggio centrale da parte di Gareth Southgate e dei giocatori durante questo emozionante mese, è che il passato è un peso, e che ossessionarlo può fare più male che bene. Questa squadra vuole invece scrivere la propria storia.

Quindi, quando è stato chiesto a Southgate e Harry Kane, all’indomani della passeggiata di sabato contro la Svezia a Samara, cosa avrebbero potuto imparare dalle semifinali sconfitte del 1990 e 1996, come avrebbero potuto evitare lo stesso mercoledì sera, la risposta è stata: non tanto. E questo dal direttore e dal capitano, entrambi vocalisti nel loro patriottismo, entrambi rispettosi del loro passato, ma né obbligati a seguirlo.

La motivazione di Southgate
SOUTHGATE (© DOKSHIN VLAD / SHUTTERSTOCK.COM)

Southgate ha dichiarato di aver “toccato brevemente” la vittoria della Coppa del Mondo nel 1966 con i giocatori, e cosa significava. Kane ha detto che era un ‘”ispirazione” per incontrare Sir Geoff Hurst. Ma alla domanda sull’importanza di raggiungere le semifinali del 1990 e del 1996 e le lezioni moderne, Southgate ha ammesso che “non significa molto ora”.

Southgate non parlerà di quella notte a Torino con i suoi giocatori prima di mercoledì, perché chi ha bisogno di ulteriori motivazioni o distrazioni per una semifinale di Coppa del Mondo? “Non penso che avrò bisogno di”, ha detto. “Penso che sappiano cosa vogliono fare. Sanno di stare in piedi in un momento storico, e sono alla disperata ricerca di fare il meglio che possono. Non hanno bisogno di alcuna motivazione per questo ora. È tutto lì. ”

La motivazione sarà fondamentale per riuscire prima di tutto a vincere la semifinale, o quantomeno giocarsela contro un avversario tra i più ostici già da prima dell’inizio del Mondiale di Russia 2018. La testa in questo momento fa la differenza in modo netto, e una motivazione in più può dare spinta maggiore alla formazione inglese. Southgate ha fatto un ottimo lavoro fino a questo momento, ora si vedrà se sarà compiuto l’ultimo passo verso quella che potrebbe essere la partita più importante nella storia recente della nazionale inglese.