Il Milan si lascia rimontare, Higuain è troppo solo

Dopo la rimonta da 0 – 2 a 3 – 2 al San Paolo contro il Napoli è tempo di riflessioni per Gattuso, e il primo pensiero va a Gonzalo Higuain che ha provato a far salire la squadra anche nel momento di difficoltà.

Non c’è stato verso di riuscire a ribaltare il controllo del campo della formazione di casa che è partito 10 minuti dopo l’inizio del primo tempo. Il Pipita è troppo solo, è mancato il supporto e l’organizzazione per lui. Poche palle realmente giocabili durante tutta la partita, difatti non è presente nel tabellino dei marcatori, e non è una casualità. Chi vuole provare a estrarre qualche goccia di ottimismo dalla notte del San Paolo, può rivedersi in loop i due gol rossoneri.

Il primo: lancio di Suso per Borini, sponda per Bonaventura. Il secondo: lancio di Biglia per Suso, sponda per Calabria. Due azioni concettualmente molto simili ed eseguite perfettamente, premiando gli inserimenti di una mezzala e di un terzino. E’ la maschera di bellezza che Gattuso ha applicato sulla pelle del Diavolo in questi mesi, in attesa di trovare un rimedio ai guai della psiche, evidenziati chiaramente anche dal tecnico. Entrambe le azioni però hanno un denominatore comune. Sì, esatto: manca Higuain.

Napoli - Milan
GENNARO GATTUSO (© MARCO IACOBUCCI EPP / SHUTTERSTOCK.COM)

Il Milan è andato in buca due volte senza passare da quello che dovrebbe essere il suo terminale. O comunque da un giocatore che tra le sue qualità contempla ottime capacità di appoggio alla manovra. Un po’ fa strano e un po’ è indicativo. Indicativo nel senso che indica piuttosto chiaramente come Higuain al momento non sia – diciamo così – al centro dei pensieri dei compagni. Non è per forza una cattiva notizia: cambiare lo spartito e spaziare su tutto l’orizzonte è cosa buona e giusta.

Gattuso ha ragione nel non chiedere e nel non volere un Milan Gonzalo-dipendente. Però occorre metterlo in condizione di essere sfruttato. Altrimenti succede quel che è successo nelle due partite in cui ha giocato fino a questo momento: fra Madrid e Napoli il totale dice tre tiri. Uno al Bernabeu: il gol. Due al San Paolo, da dimenticare, fra il 41’ e il 43’ della ripresa: il primo è stato un sinistro in curva da buona posizione e il secondo un altro sinistro strozzato e terminato fra le braccia di Ospina in modalità moviola. Probabilmente vedremo novità già dalla prossima partita.