Il Milan dimostra di voler a tutti i costi lo Scudetto, grazie anche ai nuovi acquisti

MilanoAggrappato a un leggero vantaggio in cima alla classifica, il Milan di Stefano Pioli accoglie diverse aggiunte poco costose, ma fondamentali, per rafforzare la squadra e andare avanti nella loro corsa al titolo.

I rinforzi in arrivo a Milano

Che si tratti di infortuni a star chiave come Zlatan Ibrahimović, Ismaël Bennacer, Simon Kjaer o recenti test COVID positivi per Theo Hernandez e Hakan Calhanoglu, Stefano Pioli ha fatto molto bene mantenendo la sua squadra del Milan affamata, motivata e pronta a tutto.

I rossoneri sono andati avanti nonostante tutto questo e sono proprio dove vogliono essere qui a gennaio in cima alla classifica di Serie A, nonostante siano perdenti nelle scommesse sul calcio. La sfortunata realtà però è che più infortuni e test positivi si nascondono dietro l’angolo, ponendo una minaccia alla loro spinta al titolo.

Per contrastare questa situazione e alleviare i nervi dei tifosi preoccupati di tutto il mondo, che hanno prontamente invitato i responsabili a rafforzare questo mese, il Milan ha iniziato ad armarsi per raggiungere i suoi tanti obiettivi.

Una semplice valutazione del roster attuale suggerisce che ci sono tre aree principali da affrontare questo mese, tra cui difesa, centrocampo e attacco. A partire dal centro del parco, il primo arrivato venerdì scorso ha fatto entrare le porte di Milanello è stato Soualiho Meïté.

Nato in Francia di origini ivoriane, il 26enne ha completato un prestito di sei mesi del valore stimato di 500.000 euro con opzione di acquisto dal Torino, aggiungendo fisicità e stile di gioco equilibrato al personale del centrocampo di Pioli.

Sebbene non sia il profilo giovanile appariscente e alle prime armi inizialmente desiderato nel Kouadio Koné del Tolosa che sembra diretto al Borussia Mönchengladbach, Meïté è una soluzione economica per completare il roster a breve termine che può aderire ai doveri del doppio perno in un 4- 2-3-1.

Inoltre, ci deve essere qualche motivazione in più per esibirsi passando da una squadra in pericolo di retrocessione sull’orlo del licenziamento del proprio allenatore per unirsi a un contendente al titolo a metà stagione. Insieme a Bennacer, Franck Kessie, Sandro Tonali e Rade Krunic, Pioli accoglie Meïté come un altro pezzo del puzzle.

Poi, in difesa, c’è Fikayo Tomori del Chelsea che è sul punto di lasciare lo Stamford Bridge per San Siro in prestito con opzione di riscatto tra 28 e 30 milioni di euro.

Un ex della Juve sbarca tra i rossoneri

Mario Mandžukić, che ha trascorso quattro stagioni alla Juventus prima della sua recente sosta in Qatar con Al-Duhail, ha accettato di unirsi al Milan per sei mesi con la possibilità di rinnovare per un ulteriore anno.

Vincitore seriale e uno dei concorrenti più agguerriti in circolazione, il 34enne croato è un po ‘un attaccante giramondo, riuscendo in tutta Europa con Zagabria, Wolfsburg, Bayern Monaco, Atletico Madrid e più recentemente con i bianconeri.

Forte dal punto di vista aereo, mentale e fisico e un fastidio da cui difendersi, il finalista della Coppa del Mondo FIFA 2018 aggiunge qualcosa di diverso a un attacco già con una discreta quantità di dribblatori e creatori.

In Mandžukić, Pioli è dotato di un giocatore offensivo versatile che può segnare gol in vari modi e inserirsi in una varietà di ruoli, evidenti nei molti che ha giocato mentre era alle dipendenze di Massimiliano Allegri. Mandžukić è il tipo di professionista che, come Ibrahimovic, può dare il tono e servire da esempio per gli altri. Il Milan sta ottenendo un calciatore collaudato che ha giocato ai massimi livelli, per i club più grandi e ha prosperato per ognuno di loro.

Essere il capo del resto d’Italia fino a dicembre è stato sicuramente qualcosa di cui essere orgogliosi sul lato rossonero del Milan. Ma, come ha spiegato Ibrahimovic, “non mi interessa arrivare alla fine dell’anno e scoprire di essere stato solo campione invernale”.

La seconda parte della stagione si preannuncia più impegnativa della prima per il Milan, presentando prove che pochi in rosa hanno vissuto. In questi acquisti però c’è un aiuto, una pallottola al braccio che parla della fiducia che ha in Pioli la dirigenza e la disponibilità a finire quello che è iniziato: vincere lo scudetto.