Cosa aspettarsi dall’Inter nella finestra di mercato invernale

ConteL’Inter non può investire in grande a gennaio. Ecco quali potrebbero essere le priorità dei nerazzurri nella finestra di mercato invernale.

I risultati dei nerazzurri fanno ben sperare anche senza grandi acquisti

L’Inter, reduce da un primo tempo sfavorevole, distrugge 6-2 il Crotone a Milano. Un risultato di cui aveva bisogno Antonio Conte, che ha alimentato la sfida per il titolo nerazzurro. Ha anche dimostrato che sono una forza da non sottovalutare, poiché Romelu Lukaku e Lautaro Martinez hanno tenuto una master class. Anche se sono stati in buona forma, si è parlato molto se avrebbero rafforzato la squadra a gennaio. Le transazioni estive sono state criticate, perché hanno avuto successo, ma anche alcuni grossi fallimenti.

Conte non è mai tranquillo quando si tratta della possibilità di rafforzare la sua rosa. La finestra estiva è stata dominata dall’allenatore che ha chiesto giocatori esperti al punto da allontanarsi attivamente dall’ingaggio di Sandro Tonali.

Achraf Hakimi è stato un acquisto giovanile e probabilmente è stato il miglior interprete degli arrivi, sebbene anche Matteo Darmian abbia fatto una buona impressione.

Il problema è arrivato negli acquisti di Arturo Vidal e Aleksandar Kolarov; entrambi hanno guardato oltre il loro meglio e sicuramente hanno portato l’acciaio che l’allenatore si aspettava.

Forse la più grande sorpresa e delusione nella stanza è stata la firma di Christian Eriksen. Il danese è appena apparso e il “mister” ha reso pubblico che il suo futuro sarà altrove.

L’amministratore delegato dell’Inter Beppe Marotta ha parlato ai media questo fine settimana e il mercato di gennaio è stato uno degli argomenti principali. C’erano anche state voci che Suning avrebbe venduto il club, ma Steven Zhang in una dichiarazione ha rapidamente annullato questo. Marotta lo ha sostenuto e poi ha parlato di come l’Inter si sarebbe avvicinata al mercato a gennaio.

L’amministratore delegato ha indicato che non ci sarebbero stati investimenti importanti in questo periodo. Questo è probabilmente simile per molti club, poiché tutti sono stati colpiti dalla pandemia.

Costi esorbitanti per un mercato che l’Inter non può permettersi di affrontare

Sempre Marotta ha affermato che in Italia il costo delle retribuzioni e dei trasferimenti è aumentato in modo sostanziale, dal 50-55% dei ricavi ad oggi si avvicina al 70%; questo di per sé mostra come la circolazione del personale sarà molto ridotta. L’Inter è ancora legata ai giocatori e la situazione con Eriksen è critica, perché qualsiasi allontanamento da San Siro che potrà ottenere sarà gradito, non solo per gli stipendi del club ma anche per aiutarli a reinvestire.

Si è parlato molto di club come il PSG, il duo di Madrid e il Manchester United che guardano al danese, ma c’è anche un’altra possibilità che è stata propagandata. In fondo alla strada a Bergamo, Papu Gomez ha litigato con Gian Piero Gasperini e lascerà l’Atalanta a gennaio. Si ritiene che i nerazzurri siano interessati.

Anche l’Inter ha cercato un altro attaccante di riserva perché Conte non sembra favorire Andrea Pinamonti e sembra che potrebbe lasciare l’Inter dopo essere tornato solo quest’estate. Il suo agente, Mina Raiola, non starà certo fermo se vedrà qualche possibilità di ottenere un accordo per l’Internazionale italiano under 21 in un club di buona statura.

Sia i nerazzurri che la Juventus sono interessati a Graziano Pellé che prenderà una decisione definitiva su questo futuro nei prossimi giorni. Anche il Gervinho del Parma è legato al trasferimento allo Stadio Meazza. Il 6-2 dell’Inter sul Crotone ha dimostrato che la squadra è forte e ha profondità anche se tutt’altro che perfetta. Sembra improbabile che vengano fatte mosse importanti, a meno che un club non decida di investire in artisti del calibro di Eriksen, Pinamonti o forse Ivan Perisic. Quel che è più probabile, invece, è che l’Inter proverà a recuperare le tasse di trasferimento e gli stipendi quando possibile, come ha fatto prestando Radja Nainggolan al Cagliari.

Questo assetto della squadra ha senso, in quanto può aumentare l’armonia nella squadra eliminando i giocatori che non vogliono essere lì e preparandosi per essere in una posizione molto migliore quando si avvicina la finestra estiva. Potrebbe non essere eccitante, ma è certamente sensato.