Quando la Lazio lo acquistò dal Siviglia nell’estate 2016, sebbene qualcuno avesse fiutato il colpo di mercato visto la cifra spesa (meno di 10 milioni), nessuno poteva pensare che avrebbe fatto così bene. Già al primo anno Immobile ha messo a segno 26 reti in 41 partite complessive (23 quelle in campionato), uno score straordinario, che l’attaccante napoletano è riuscito già a superare.
Nella stagione in corso è a quota 27 gol in campionato che diventano ben 38 se si considerano anche le coppe. Numeri mostruosi che grazie al gol nell’ultima partita di campionato contro l’Udinese hanno permesso a Immobile di entrare nella storia della Lazio. Nessuno infatti prima di lui aveva messo a segno 27 gol in una stagione di campionato. Mostri sacri, che hanno fatto impazzire di gioia la Curva Nord come Signori (1992/1993) e di Hernan Crespo (1999/2000) si erano fermati a 26.
Ma Immobile può ambire a qualcosa di ancora più grande come la Scarpa d’Oro, il premio più prestigioso per un attaccante di razza come lui. L’attaccante è pienamente in corsa per il riconoscimento, a sole due lunghezze da Messi e Salah. Dopo più di dieci anni quindi la Scarpa d’Oro potrebbe tornare in Italia, sempre a Roma, visto che nel 2005/6 la vinse Francesco Totti con 26 marcature.
Ma i record da inseguire non sono finiti qui. C’è anche Higuain all’orizzonte di Immobile, un obiettivo difficile ma non impossibile. Il bomber argentino nel 2016, con 36 reti in 35 presenze stabilì il record assoluto per i campionati a 20 squadre (3 su rigore; media per partita: 1,029), nonché il record assoluto per numero di gol realizzati da quando la Serie A è a girone unico, dopo aver battuto il record di Nordahl che durava da 66 anni. Dopo 31 giornate Higuain aveva un bottino di 30 gol, 3 in più di Immobile, ma saltò 3 giornate per squalifica, quindi 9 gol in 7 giornate non sembrano un’impresa così impossibile.