Italia, Immobile non ce la fa. Problemi anche per Zaza

Il nuovo corso dell’Italia ha preso il via. Nella mattinata di ieri la Nazionale ha infatti svolto il primo allenamento sotto la gestione di Roberto Mancini. L’approdo del Mancio sulla panchina italiana ha suggellato anche il ritorno tra i convocati di Domenico Criscito e Mario Balotelli. L’attaccante, autore di 26 reti stagionali con la maglia del Nizza e desideroso da tempo di tornare in azzurro, è apparso tra i più sorridenti in campo nella seduta tecnico-tattica disposta da Mancini. Qualche smorfia in più invece l’hanno mostrata gli altri due centravanti, Zaza e Immobile.

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Entrambi infatti hanno effettuato degli accertamenti medici per alcuni fastidi muscolari. La punta del Valencia non ha evidenziato nulla di preoccupante, mentre il bomber della Lazio è stato costretto a lasciare il ritiro. Evidentemente si fanno ancora sentire gli straschici dell’infortunio che lo aveva tenuto fermo per quasi un mese in questo finale di campionato a causa di una lesione di primo grado al bicipite femorale della coscia destra. Subito qualche grana quindi per l’ex allenatore di Inter, Manchester City e Zenit. Chiamato già a rinunciare a Bernardeschi, Marchisio ed Emerson Palmieri si vede ora costretto a sopperire all’assenza del capocannoniere dell’ultima Serie A in coabitazione con l’argentino Mauro Icardi.

Una mentalità vincente da riacquisire

Il Ct si è comunque voluto subito sentire parte integrante del gruppo, tanto da partecipare attivamente all’allenamento di oggi. I primi approcci fanno intuire la possibilità di utilizzare, almeno all’inizio, il 4-3-3 come modulo di gioco. Ma la preoccupazione principale di Mancini è che i giocatori entrino nella mentalità adatta per creare un nuovo ciclo. A prescindere da quello che sarà lo schieramento tattico in campo.

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Curiosità sulla scelta dei palloni

Curiosa è stata inoltre la scelta dei palloni usati durante la seduta: i Telstar 2018, ovvero i palloni ufficiali del Mondiale in Russia. Una scelta forse casuale o forse dettata dallo stesso commissario tecnico come spinta psicologica. Il mancato accesso alla Coppa del Mondo è infatti una ferita ancora aperta e avere davanti agli occhi il pallone che ne sarà il protagonista potrebbe rappresentare uno stimolo importante per far sì che certi fallimenti non accadano più e per ripartire il più in fretta possibile. A partire dal primo appuntamento che attende il nuovo commissario tecnico della Nazionale, l’amichevole contro l’Arabia Saudita di lunedì prossimo a San Gallo.

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