Benatia, che difensore!

Mehdi Benatia è senza dubbio nella Top 5 dei migliori giocatori della Juve 2017/18. C’è il suo marchio, in coppia con Giorgio Chiellini, nella svolta stagionale dopo la sconfitta di Marassi contro la Samp. Con la Juve che dal 19 novembre a fine marzo prende un solo gol in campionato, a Verona. Un difensore moderno, completo, quasi intimidatorio per la sua fisicità e la capacità di cercare l’anticipo. Massimiliano Allegri lo ha elogiato più volte, sottolineando che la Juve si è ritrovata al livello difensivo più elevato nel momento in cui Mehdi è cresciuto in maniera esponenziale, trovando grande continuità.

Benatia
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Qualche errore decisivo, ma anche il vizio del gol

Benatia era reduce da due panchine consecutive dopo l’errore commesso in marcatura su Kalidou Koulibaly in quel Juve-Napoli che ha rischiato di compromettere il settimo scudetto consecutivo. Una macchia nella stagione di Benatia, che restava assolutamente positiva. Nonostante l’intervento su Lucas Vazquez a Madrid sanzionato poi col rigore da Oliver e l’errore commesso nel girone di andata nel finale di Juve-Roma, con Schick a calciare poi addosso a Szczesny la palla dell’1-1.

Benatia
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Benatia è un difensore che ha tutto nel suo repertorio. In carriera ha spesso pagare dazio agli infortuni, ma parliamo di un centrale top anche su scala europea. La sua pericolosità su palla inattiva è nota. Gattuso avrà speso ore a lavorare sulle contromisure. Non è bastato: il corner di Pjanic è perfetto per il colpo di testa che sblocca la finale di Coppa. Poi l’ex Roma segna perfino da rapinatore dell’area di rigore, dopo l’orrenda respinta di un Gigio Donnarumma per una sera in versione paperman. “Bello vedere la nostra gente così felice. In questo gruppo ci sono ragazzi che hanno scritto la storia del calcio italiano, con loro è tutto più facile. Abbiamo una mentalità unica. La mia doppietta? Dopo l’errore su Koulibaly tutti hanno scritto che ero scarso, oggi ho solo dato il mio contributo”. Il giusto premio per quello che è un pilastro della Juve. E che ha reso molto più agevole l’archiviazione del complicato addio di Bonucci.