Il calendario delle qualificazioni ai mondiali 2018

Le qualificazioni ai mondiali di calcio, sono partite a cui ogni squadra nazionale prende parte (ad esclusione del paese ospitante, già qualificato di diritto), per qualificarsi alla fase finale della Coppa del Mondo di calcio. La FIFA World Cup è la più grande competizione sportiva a squadre del mondo. Il calendario delle qualificazioni ai mondiali 2018 serve principalmente per ridurre il numero di squadre iscritte alla FIFA (211 in quest’ultima edizione), per arrivare alle 32 squadre che si affronteranno nella fase finale della competizione estiva.

I tornei di qualificazione, prendono parte nelle sei zone continentali divise dalla FIFA: Europa, Sud America, Oceania, America del Nord e Centrale e Caraibi, Asia e Africa. Ogni zona rappresenta una confederazione a se stante e organizza da se la competizione. Tuttavia, è la FIFA stessa a decidere in anticipo, il numero di posti che ogni zona continentale ha a disposizione per la fase finale del mondiale. Questa decisione, è presa in base ai numeri o alla forza relativa delle squadre di ogni confederazione.

Infatti, a differenza di ciò che avviene per altre competizioni, nella Coppa del Mondo di calcio, non si prendono in considerazione i risultati delle precedenti coppe del mondo o dei campionati continentali. Il processo di qualificazione più recente, si è svolto per partecipare ai mondiali di Russia del 2018 ed è iniziato nel 2015 per concludersi due anni dopo nel 2017.

Come si è arrivati a queste qualificazioni

Nel corso degli anni, le qualificazioni per la coppa del mondo si sono evolute. Ad esempio, nella prima edizione del 1930, non esisteva affatto un calendario per le qualificazioni ai mondiali. A quel torneo infatti, partecipavano solo le squadre invitate, ed allora furono soltanto 13! La prima partita di qualificazione alla Coppa del Mondo si giocò l’11 giugno 1933 quando la Svezia sconfisse l’Estonia per 6-2 a Stoccolma. Il primo gol in assoluto in una partita di qualificazione ai Mondiali è stato segnato secondo alcune fonti dal capitano svedese Knut Kroon al 7° minuto di gioco, ma secondo altri, dal portiere dell’Estonia Evald Tipner (autogol).

Il numero di squadre che si qualificavano alla fase finale della Coppa del Mondo di calcio, è aumentato costantemente. Erano 16 dal 1934 al 1978. Dal 1982 al 1994 erano 24, mentre oggi, il calendario delle qualificazioni ai mondiali 2018 permette il passaggio del turno a 32 squadre (ma si sta già discutendo di ampliare ulteriormente questo numero).

La formula attuale

Oggi e fino al 2022, saranno 32 i posti disponibili per il torneo finale. Uno di questi, è riservato alla nazione ospitante, ma se due o più nazioni ospitano la competizione, ad ognuna di esse viene assegnato un posto. Dal 1934 al 2002, un posto alla fase finale è stato riservato anche ai campioni del mondo uscenti, ma nel novembre del 2001, la FIFA annunciò che il campione in carica non avrebbe più avuto l’accesso automatico al torneo successivo, a partire dal 2006. Questa decisione è stata presa per affrontare il problema dei campioni in carica, che accedendo alla fasi finali senza partecipare ad alcuna partita di livello nei due anni precedenti, poi finivano per fare una pessima figura nel torneo successivo.

Tale circostanza, si è ripetuta più volte, infatti. Nella Coppa del Mondo FIFA del 2002, ad esempio, i campioni del mondo in carica, la Francia, è uscita al primo turno, finendo in fondo al gruppo, senza segnare nemmeno un gol. La vincitrice del 2002, il Brasile, si è qualificata per il 2006 al primo posto del proprio girone di qualificazione, ma l’Italia, campione in carica del 2006, ha terminato in fondo al proprio gruppo nel 2010, nonostante abbia disputato le qualificazioni. In Brasile i campioni del 2014, la Spagna si è classificata terza nel proprio gruppo e non è riuscita ad avanzare agli ottavi, nonostante si sia qualificata come prima nel girone di qualificazione.

Come si decidono i posti alla fase finale

La FIFA decide in anticipo il numero di posti assegnati a ciascuna delle zone continentali. Per il calendario delle qualificazioni ai mondiali 2018, sono stati suddivisi in questo modo:

  • UEFA (Europa) – 13 posti, oltre alla Russia (paese ospite)
  • CAF (Africa) – 5 posti
  • AFC (Asia) – 4 posti
  • CONMEBOL (Sud America) – 4 posti
  • CONCACAF (Nord e Centro America e Caraibi) – 3 posti

2 posti erano riservati ai vincitori degli spareggi intercontinentali, tra le migliori squadre dell’OFC (Oceania – l’unica zona continentale a non avere la certezza di partecipare con almeno una squadra alla fase finale), così come per le squadre aggiuntive di AFC, CONMEBOL e CONCACAF. Gli accoppiamenti per questi spareggi sono stati determinati da un sorteggio.

Il numero di posti assegnati per ogni zona, è un dibattito aperto. Sono molte le zone che chiedono più posti, mettendo in primo piano la popolazione del paese, piuttosto che il talento di una squadra. L’Africa, ad esempio, ha chiesto di ricevere più posti, dato che ne vengono assegnati solo 5 (nonostante le sue dimensioni), rispetto all’Europa, a cui vengono assegnati 13 posti.

All’inizio dell’ottobre del 2016, è stato annunciato che alla Coppa del Mondo, a partire dal 2026, le squadre partecipanti alla fase finale, sarebbero state 40. Tuttavia, il nuovo presidente della FIFA, Gianni Infantino, ha precisato che lui preferirebbe portare il numero dei partecipanti a 48, soprattutto per risolvere la questione africana.

Il 10 gennaio 2017, il Consiglio FIFA ha votato all’unanimità per espandere la Coppa del Mondo a un torneo a 48 squadre, che si aprirà con una fase a gironi composta da 16 gruppi di tre squadre, con due squadre che passano da ciascun gruppo a un torneo ad eliminazione diretta che inizia con un round di 32, invece dei 16 attuali.

Il nuovo formato per il processo di qualificazione deve ancora essere confermato, a parte un torneo di spareggio composto da una squadra di ogni confederazione (eccetto la UEFA) e un’altra squadra dalla Confederazione del paese ospitante per gli ultimi due posti nella Coppa del Mondo.

Come si svolgono le qualificazioni ai mondiali

In ogni torneo di qualificazione ai mondiali, suddivisi per zone continentali, come ampiamente spiegato sopra, vengono assegnati tre punti per la vittoria, uno per il pareggio e zero per la sconfitta. La FIFA ha stabilito, in caso di parità, quali sono i parametri da prendere in considerazione per stabilire chi passa alla fase successiva:

  • differenza reti in tutte le partite del gruppo
  • numero maggiore di goal segnati in tutte le partite del gruppo
  • maggior numero di punti ottenuti nelle partite tra le squadre a pari punti
  • differenza reti nelle partite tra le squadre a pari punti

Nel caso in cui, non fosse ancora possibile determinare un vincitore, a causa di un pareggio in tutte queste condizioni, si svolge un incontro a campo neutro tra le squadre a pari punti, con tanto di supplementari e calci di rigore se necessario e se la FIFA determina la possibilità di inserire tale spareggio nel fitto calendario delle qualificazioni ai mondiali.

Si noti che, questo tipo di formulano, non sempre è stata utilizzata. Venne utilizzata nelle qualificazioni per il 2010, ma nel 2006, ad esempio, prima di andare a vedere la differenza reti, si è svolto un incontro di spareggio. Se queste regole fossero state applicate nel 2006, allora la Nigeria si sarebbe qualificata al posto dell’Angola.

Mondiali 2018 Calendario
Mondiali 2018 Calendario

Incontri in casa e fuori casa

La maggior parte delle qualificazioni a eliminazione diretta  (come gli spareggi tra confederazioni, il secondo turno delle qualificazioni UEFA e molti altri preliminari), si svolgono al meglio delle due partite. La squadra che segna il maggio numero di gol nel corso delle due partite, si qualifica. Per le squadre che giocano fuori casa, si applica la regola dei gol che valgono doppi. Se al termine dei due incontri, non è ancora possibile determinare un vincitore (entrambe le partite terminano in parità con lo stesso punteggio), si utilizzano tempi supplementari ed eventuali rigori, per determinare un vincitore.

Raramente, ovvero quando una squadra non ha strutture adeguate per ospitare una partita di livello internazionale, lo spareggio si svolge solo su 90°, più tempi supplementari e rigori, se necessario.

In alternativa, le partite “in casa”, possono essere giocate su campo neutro, oppure, sarà la squadra ospite ad “ospitare” entrambi gli incontri, dove però uno di questi, è sempre assegnato ad una squadra come campo di casa (per la regola dei gol doppi). Un caso come questo, si è verificato durante le qualificazioni del 2010 nella zona continentale del CONCACAF.

Conclusioni

Il calendario delle qualificazioni ai mondiali 2018 è stato ormai determinato, con le 32 squadre che parteciperanno al torneo finale e si contenderanno il tanto agognato premio finale. Purtroppo, noi italiani dovremo guardare la competizione tifando per qualche squadra “simpatica”, dato che la nostra nazionale ha perso lo spareggio finale contro la Svezia, che parteciperà ai mondiali al nostro posto, avendo probabilmente la possibilità di utilizzare per un’ultima volta uno dei suoi giocatori più rappresentativi di tutta la sua storia, quel Zlatan Ibrahimović che gioca attualmente negli USA e sta facendo vere e proprie faville, facendo brillare gli occhi agli appassionati di calcio americani.