Una telenovela di calciomercato infinita, destinata a durare chissà quanto ancora. Anche dopo una finale di Europa League, si continua a parlare di Antoine Griezmann e Barcellona. Il “petit diable” con le sue giocate ha permesso all’Atletico Madrid di alzare la Coppa, ma nel suo prossimo futuro potrebbero esserci i colori braugrana. Ormai da mesi, infatti, si raccontano le avance del club catalano, che sta provando in tutti i modi – leciti e meno leciti – a persuadere il talento francese. E Griezmann non poteva congedarsi meglio dall’Atletico Madrid, il club che lo ha consacrato come una stella del calcio europeo. La doppietta con cui ha steso il Marsiglia nella finale di Europa League racchiude e molte delle sue doti. Senso del gol, classe, capacità di sfruttare le occasioni e un piede sinistro da eletto nel calcio.
Che stagioni con i colchoneros…
Griezmann, all’Atletico dal 2014, ha segnato 112 gol in 208 partite. Quello che le cifre non raccontano è la sua crescita costante, che in estate lo porterà a salire un ultimo gradino. Il “Piccolo Diavolo” ha segnato due gol da attaccante vero al Marsiglia. Ma non è sempre stato questo tipo di giocatore. Il Griezmann appena acquistato dalla Real Sociedad era un’ala piccola veloce e con una gran piede sinistro. Segnava, certo. Ma sulla fascia destra sfruttava la sua velocità e cercava anche l’uno contro uno. Negli ultimi due anni il Cholo Simeone ha lavorato sulla sua trasformazione. Lo ha reso uno dei migliori al mondo in area di rigore, sfruttando una grande efficacia sullo stretto che quando è arrivato a Madrid non aveva. “Quando a 14 anni – ha commentato Griezmann a caldo – me ne sono andato di casa per diventare un calciatore sognavo di alzare tante Coppe. Questa Europa League è una gioia incredibile e va aggiunta alla Supercoppa di Spagna“.
Il futuro è in blaugrana?
Griezmann è il faro di un ingranaggio che si muove alla perfezione. E sarà dura per i colchoneros ripartire senza di lui. Il presidente Cerezo nelle ultime ore ha provato ad allontanare il Barça, dicendo che non tratterà in alcun modo coi catalani. Ma il destino sembra segnato. E’ vero, 100 milioni sono tanti, ma in questo mercato ci sono giocatore più modesti, che sono stati pagati di più. E chissà su chi punterà Simeone per sostituirlo e forgiarlo come ha fatto con il francese. Stanco di gestire una situazione estenuante, l’Atletico ha ora deciso di porre il giocatore di fronte a un bivio: dentro o fuori.
Le schermaglie tra Atletico Madrid e Barcellona continuano incessantemente ormai da fine 2017. Il club madrileno aveva addirittura denunciato quello catalano per aver avuto contatti scorretti con Griezmann. E Miguel Angel Gil, amministratore delegato dei colchoneros, è tornato alla carica nel post Marsiglia, spiegando che “non ha senso quello che il Barcellona sta facendo“. Queste parole arrivano a pochi giorni dallo sfogo dello stesso dirigente. A inizio maggio, infatti, si era lamentato della situazione, diventata insostenibile. “Siamo stufi dell’atteggiamento del Barcellona“, aveva dichiarato Gil. “Mi sembra un’assoluta mancanza di rispetto per l’Atletico, e per i suoi tifosi, che un presidente, un giocatore e un dirigente dello stesso club parlino come fanno loro di un calciatore che ha un contratto in vigore con un’altra società”.
Ruolo da protagonista o gregario di lusso?
Tra voci, smentite e scintille, una cosa è certa. La possibilità che Griezmann si trasferisca al Barcellona è piuttosto concreta. Sul piano pratico, però, rimane da capire come e che ruolo il francese potrebbe ricoprire nella rosa di Valverde. Coutinho e Dembele, appena acquistati per più o meno 300 milioni di euro, non saranno certamente “sacrificati” per far posto a Grizou. Tanto meno le due stelle Suarez e Messi. Risulta difficile, quindi, immaginare la sua presenza fissa – soprattutto in termini di convivenza – in un ipotetico undici con così tante alternative. Dipenderà tutto dalla volontà del giocatore. Dai suoi sentimenti, che alla fine sono quelli che più contano. Deve decidere se continuare a fare la storia dell’Atletico Madrid, che ruota intorno a lui. Oppure andare in un club dove la storia difficilmente la scriverà da protagonista indiscusso.