La finale sarà Atletico Madrid-Marsiglia; Arsenal e Salisburgo a casa

Saranno Atletico Madrid e Olimpique Marsiglia a sfidarsi nella finale del 16 maggio di Lione. I Colchoneros vincono 1-0 contro l’Arsenal gestendo bene il punteggio favorevole dell’andata all’Emirates.  Quella del Wanda Metropolitano è stata l’ultima notte europea seduto in panchina per Arsene Wenger. Il tecnico francese dopo ben 22 anni di gestione saluta i Gunners, ma non senza amarezza. Al Marsiglia di Garcia, invece, sono necessari i tempi supplementari per segnare un gol contro l’ottimo Salisburgo e garantirsi l’ultimo atto dell’Europa League.

Atletico Madrid-Arsenal 1-0

Al Wanda Metropolitano si parte dall’1-1 dell’andata, nonostante i colchoneros avessero disputato praticamente tutto il match in dieci uomini per l’espulsione di Vrsaljko. Inizia male il match per i Gunners: Koscielny si procura un grave infortunio dopo nemmeno 10 minuti di gioco e lascia il posto a Chambers. I Gunners però, nonostante l’uscita del capitano, non si scoraggiano e hanno un paio di occasioni potenziali con Özil e Monreal, ma l’Atletico è più pericoloso con Diego Costa, Koke e Griezmann. E proprio Diego Costa, un attimo prima della fine del primo tempo, sblocca il risultato: rinvio di Oblak, Thomas innesca Griezmann che serve alla grande nello spazio lo spagnolo per l’1-0. Nella ripresa sono ancora i padroni di casa ad andare più vicini al gol, con un Griezmann imprendibile per la difesa inglese. L’Arsenal preme un po’ nel finale, ma Oblak non deve mai intervenire in modo significativo. Anzi, è Torres a sfiorare il raddoppio, prima del fischio finale di Rocchi che manda l’Atletico in finale. Gioia incontenibile per i colchoneros e per il suo tecnico, il Cholo Simeone, costretto ad assistere al match e ad esultare segregato in tribuna per il rosso rimediato all’Emirates per proteste.

Atletico Madrid
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Salisburgo-Olympique Marsiglia 2-1

Alla Red Bull Arena i padroni di casa del Salisburgo partono in svantaggio visto il 2-0 rimediato in terra francese. Iniziano però senza troppa foga, anzi rischiano di andare sotto in un paio di circostanze. L’occasione migliore per la squadra di Rose arriva da una percussione con tiro di destro di Dabbur, che il portiere Pelé contiene in due tempi. Nella ripresa, dopo un paio di tentativi del Marsiglia, arriva il cambio di marcia del Salisburgo. Un’azione caparbia di Haidara (53′) vale il vantaggio austriaco, poi Ramalho impegna Pelé e Dabbur spreca una chance tentando di tacco. Gli uomini di Garcia barcollano e incassano il raddoppio 7 minuti più tardi: Schlager controlla in area e trova la deviazione di Sarr che beffa il proprio portiere. I francesi, prima del novantesimo, protestano per un braccio di Caleta-Car in area, ma non vengono accontentati col rigore. Supplementari. Anguissa con un bolide al volo spaventa Walke, Caleta-Car chiama Pelé a una super parata, poi è Dabbur a sprecare. Quando sembra che la sfida debba decidersi ai rigori, sbuca l’ex interista Rolando che,  su calcio d’angolo inesistente battuto da Payet, indovina il destro al volo, che fa esplodere lo spicchio azzurro di tifosi marsigliesi.

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